-abbia una bassa acidità
- la bottiglia sia scura e sia stata protetta dalla luce (avvolgendola nella carta argentata)
che fanno la differenza!!!
-abbia una bassa acidità
- la bottiglia sia scura e sia stata protetta dalla luce (avvolgendola nella carta argentata)
Gli ingredienti non sono molti (come nelle migliori preparazioni), funghi porcini secchi (controllate la provenienza e non tirchieggiate sulla qualità), burro, aglio, sale marino integrale, pepe nero, vino bianco (buono mi raccomando, sfatiamo la leggenda che per cucinare vada bene anche vino scadente), ma passiamo all'assemblaggio.
Aggiungete al soffrittino i funghi e spadellate ben bene, sfumate con del buon vino bianco (il nostro Amico e Sommelier di fiducia Giuseppe ci consiglia del Muller Thurgau ;-), e alzate un po' la fiamma in modo che l'alcool contenuto nel vino evapori; salate e pepate a vostro gusto. I nostri funghi sono pronti, ottimi per accompagnare ad esempio una polenta fumante.
Quindi sulla prossima bruschetta metteteci tranquillamente una bella quantità di aglio e lasciate che i prossimi spaghetti siano ben conditi con aglio, olio e peperoncino...unico neo di questo preziosissimo ingrediente è che il suo utilizzo non passa inosservato o meglio 'infiutato', quindi mi raccomando...o tutti o nessuno ;o) .
Soffermiamoci un attimo sull' importanza dell'acquisto di un burro di qualità. I due principali metodi per fare il burro sono quello della 'centrifugazione" e quello dell' 'affioramento'.
La maggior parte dei burri di produzione italiana sono ottenuti con il metodo dell'affioramento, stiamo quindi attenti e prendiamo la Buona Abitudine di scegliere un burro ottenuto per centrifugazione.
Nel settore alimentare sono da evitare cibi che contengono:
Prediligere le farine integrali, lo zucchero di canna ed il sale marino integrale iodato ed ancora meglio le spezie e gli aromi di ogni genere.
Prediligete cosmetici ottenuti con particolare rispetto sia dell'impatto ambientale, sia dei rischi della salute, sia con ingredienti del commercio equo solidale, in altre parole: processi di produzione leggeri, uso di materie prime fair trade, impiego di piante provenienti da coltivazioni biologiche.
Penso e spero che, dopo questa lunga lista d'accorgimenti, dovremmo imparare a riconoscere quegli ingredienti nocivi a noi stessi.............. quindi ATTENZIONE!!!
Per chi non ha la fortuna di potersi coltivare il proprio orto, ci sono tantissime cascine o fattorie appena fuori dalle nostre città che vendono i loro prodotti di stagione direttamente al pubblico. Provate e credeteci una volta presa questa buona abitudine non tornerete più indietro.
ZERO - Mentre gli altri tre tipi di allevamento si differenziano solo per il luogo in cui sono allevate le galline, l'allevamento biologico (1 gallina per 10 metri quadri) obbedisce anche alle regole stabilite per tale tipologia di produzione: i mangimi sono di provenienza biologici e quindi privi di additivi, coloranti e farmaci.
FATE UN FAVORE A VOI E AL MONDO NON COMPRATE UOVA DI CATEGORIA 2 E 3!!!